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Parte la spedizione DOLPO 2009 - un saluto-augurio ai partecipanti Stampa
Mar 22 Settembre 2009
Ultime ore di preparativi per i partecipanti alla spedizione del CAI Garafgnana in Dolpo (Nepal).

Oggi pomeriggio la partenza con il volo verso Abu Dabi e poi Kathmandu. Dopodomani volo interno Kathmandu-Nepalganji e il giorno dopo ultimo volo, in piper o in piccoli bimotori a elica, fino a Juphal da dove partirà l'itinarario a piedi.

Saranno 29 giorni di cammino, a semicerchio da Ovest a Est, superando 8 passi oltre i 5000 metri, un viaggio impegnativo quanto straordinario nell'Alto Dolpo, terra scarsamente popolata, fuori dai grandi percorsi commerciali e soprattutto da quelli turistici. L'Alto Dolpo è un mondo intatto dove ci si può ancora immergere nell'affascinante decadenza di templi e monasteri, centri di fede buddhista che qui ebbe una forte rinascita nel 17° secolo quando i lama del Dolpo erano consiglieri dei Rajah di Jumla e Lo Montang. Il percorso attraverserà il Parco Nazionale Shey-Poko Sumdo popolato da specie rare come il leopardo delle nevi, il lupo, la volpe himalayana e il cervo muschiato; il Parco ospita anche bharam (la pecora azzurra), thar, goral e serow. La spedizione si muoverà in quattro ambienti differenti: la media montagna con boschi e pascoli, il deserto verticale trans-himalayano con le oasi dei villaggi, l'alta quota con tundra e rocce e il microclima del Phoko Sumdo dove l'aria fredda dei ghiacciai del Kanjiroba, che scendono fino a trecento metri dal lago, favorisce l'accostamento inusuale di piante tropicali e flora di alta montagna.

Poche centinaia di persone vivono stabilmente nei villaggi dell'Alto Dolpo, posti sopra i 4.000 metri. L'unico cereale coltivabile in zona è l'orzo che fornisce l'onnipresente tsampa. La gente, di cultura tibetana, può essere divisa in rung-pa - agricoltori delle valli - e drog-pa cioè nomadi. Molti di loro ancora oggi vestono l'abito tradizionale tibetano, una tonaca aperta sul davanti a falde sovrapposte, con stoffa filata in casa, lavorando lana di capra, e tinta con colori vegetali che conferiscono un inconfondibile color mattone scuro. Amuleti e collane abbondano al collo di uomini e donne.

Isolati dal lungo inverno himalayano, i Dolpa-pa mantengono intatta la loro identità culturale, vivendo di pastorizia, agricoltura e baratto. In estate le carovane di yak e pecore percorrono queste valli su un tracciato commerciale che attraversa l'Himalaya e consente gli scambi non solo di merci ma anche di idee fra l'altopiano tibetano e le valli del Nepal. Dapprima i cavalli dalle pianure fino al Basso Dolpo, poi le capre dal Tichurong a Tarap, infine gli yak che raggiungono il Tibet attraverso l'Alto Dolpo. I carichi vanno e vengono su piste che affrontano continui dislivelli. Oggetti, orzo, grano, riso e spezie, in salita, salgemma e lana in discesa...
 

 La spedizione della Sez. del Club Alpino Italiano "Roberto Nobili" di Castelnuovo di Garfagnana sarà in Nepal dal 22 settembre al 26 ottobre 2009.  L’obiettivo è la realizazzione di un documentario-racconto sulla cultura tibetana che sopravvive fuori dal Tibet. Filo conduttore sarà il pellegrinaggio sacro di una famiglia alla montagna di Cristallo di Shey ed al sacro monastero di Yangser Gompa, sulla via del sale del Tibet.

BUON VIAGGIO!!! 

 (e già da ora appuntamento alla Serata degli Auguri - il 17 dicembre 2009 - per vedere assieme foto e filmati)