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Crolla un pezzo di parete al Pelmo: muoiono due tecnici del CNSAS Stampa
Dom 04 Settembre 2011

Due tecnici del Soccorso Alpino Veneto sono morti all'alba del 31 agosto, durante un soccorso, per il crollo improvviso di un grande torrione di roccia sulla parete nord del monte Pelmo. La grande frana non ha lasciato scampo ai due,  Aldo Giustina e Alberto Bonafede della stazione del soccorso alpino di San Vito di Cadore, che si stavano calando dalla cima del Pelmo per aiutare due alpinisti tedeschi bloccati sulle ultime lunghezze della via Simon-Rossi, un itinerario classico della parete nord. L'intervento di recupero con l'elicottero non era stato possibile a causa della nebbia.

Proprio mentre i soccorritori si stavano calando in parete si è staccata la grossa frana (stimata in 2500 metri cubi di roccia) che ha tranciato le loro corde e li ha fatti precipitare, per circa 700 metri, sul ghiaione sottostante. I due alpinisti tedeschi oggetto del'intervento di soccorso, fermi in un punto non spazzato dal crollo, sono poi stati recuperati dall’elicottero. Le salme dei due soccorritori sono state trovate e portate a valle solo dopo 3 giorni e con grandi difficoltà, grazie ad una tregua delle scariche di sassi che sono continuate a cadere dalla parete in assestamento. L'accesso alla parete nord del Pelmo è stato vietato da ordinanze dei sindaci competenti per territorio e controllato dalle forze dell'ordine e dai volontari del CNSAS.

Il crollo, avvenuto intorno ai 3000 metri di quota, è da imputarsi a cause naturali e al riscaldamento globale che rende meno stabili le condizioni delle cime dolomitiche sottoposte a stress termici sempre più marcati e alla diminuzione dell'azione stabilizzatrice del ghiaccio in quota.

Impressionanti le immagini del crollo in parete documentate sul sito montagna.tv