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Spedizione Dolpo Stampa
Scritto da Danilo Musetti   
Ven 06 Febbraio 2009

Sono passati diversi anni da quando, grazie ai reportage di Eric Valli, fotografo del National Geographic, la regione nepalese del Dolpo è stata mostrata in tutta la sua integrità e carica mistica. Sono in molti a considerare queste valli come il Tibet fuori dal Tibet.

Le tre valli dell'Alto Dolpo furono infatti rifugio per i Kampa, che per decenni le trasformarono in santuari della guerriglia tibetana contro l'oppressione cinese, e per questo la regione fu aperta al turismo solo nel 1994, ma per anni i maoisti hanno di fatto impedito la visita di questa regione. Ora finalmente è possibile progettare la grande traversata dell’Alto Dolpo: 25 giorni a piedi, da Ovest a Est, superando 6 passi oltre i 5000 metri, un viaggio impegnativo quanto straordinario.

Terra scarsamente popolata, fuori dai grandi percorsi commerciali e soprattutto da quelli turistici, l'Alto Dolpo è un mondo intatto dove puoi ancora immergerti nell'affascinante decadenza di templi e monasteri, centri di fede buddhista che qui ebbe una forte rinascita nel 17° secolo quando i lama del Dolpo erano consiglieri dei Rajah di Jumla e Lo Montang.

mappa Nepal

Attraverseremo il Parco Nazionale Shey-Poko Sumdo popolato da specie rare come il leopardo delle nevi, il lupo, la volpe himalayana e il cervo muschiato; il Parco ospita anche bharam (la pecora azzurra), thar, goral e serow. Cammineremo in quattro ambienti differenti: la media montagna con boschi e pascoli, il deserto verticale trans-himalayano con le oasi dei villaggi, l'alta quota con tundra e rocce e il microclima del Phoko Sumdo dove l'aria fredda dei ghiacciai del Kanjiroba, che scendono fino a trecento metri dal lago, favorisce l'accostamento inusuale di piante tropicali e flora di alta montagna.

Dolpo

Poche centinaia di persone vivono stabilmente nei villaggi dell'Alto Dolpo, posti sopra i 4.000 metri. L'unico cereale coltivabile in zona è l'orzo che fornisce l'onnipresente tsampa. La gente, di cultura tibetana, può essere divisa in rung-pa - agricoltori delle valli - e drog-pa cioè nomadi. Molti di loro ancora oggi vestono l'abito tradizionale tibetano, una tonaca aperta sul davanti a falde sovrapposte, con stoffa filata in casa, lavorando lana di capra, e tinta con colori vegetali che conferiscono un inconfondibile color mattone scuro. Amuleti e collane abbondano al collo di uomini e donne.

Dolpo

Isolati dal lungo inverno himalayano, i Dolpa-pa mantengono intatta la loro identità culturale, vivendo di pastorizia, agricoltura e baratto. In estate le carovane di yak e pecore percorrono queste valli su un tracciato commerciale che attraversa l'Himalaya e consente gli scambi non solo di merci ma anche di idee fra l'altopiano tibetano e le valli del Nepal. Dapprima i cavalli dalle pianure fino al Basso Dolpo, poi le capre dal Tichurong a Tarap, infine gli yak che raggiungono il Tibet attraverso l'Alto Dolpo. I carichi vanno e vengono su piste che affrontano continui dislivelli. Oggetti, orzo, grano riso, spezie, in salita. Salgemma e lana in discesa.

La spedizione sarà patrocinata dalla Sez. del Club Alpino Italiano Roberto Nobili di Castelnuovo di Garfagnana ed avrà una durata di circa 30 giorni in territorio Nepalese, la partenza è per fine settembre 2009 con l’obiettivo di realizzare un racconto di viaggio con filo conduttore la cultura tibetana fuori dal Tibet.
Racconteremo la storia di una famiglia che compirà il pellegrinaggio sacro alla montagna i Cristallo di Shey ed al sacro monastero di Yangser Gompa, sulla via del sale del Tibet.

Dolpo

Dolpo

{mospagebreak title=A. Itinerario lungo}

A) Itinerario lungo

Tutto il trekking (25 giorni) si svolgerà in completa autosufficienza, trasportando grazie all'utilizzo di portatori, tutte le attrezzature da campo, la cucina, il combustibile ed cibo, non facilmente reperibile nelle valli del Dolpo.
La traversata prevede di superare 7 passi ad oltre 5000 metri di quota, il più alto a circa 5460 metri. L'itinerario inoltre sarà sempre a quote piuttosto elevate, mediamente tra i 3500 ed i 4200 metri. Ciò significa che solo un fisico ben allenato, a livello muscolare ed aerobico, potrà affrontare senza grossi problemi l'intero percorso. L’organizzazione si riserva di non ammettere alla spedizione persone non adeguatamente allenate,  a tale proposito verranno realizzate delle uscite di gruppo per testare la preparazione atletica dei partecipanti ed amalgamare il gruppo.
La durata e le caratteristiche del territorio che attraverseremo, l'impossibilità di dividere il gruppo impongono una seria autovalutazione da parte dei partecipanti anche da un punto di vista motivazionale e psichico.

  • Giorno 1. Partenza dall’Italia ed arrivo a Kathmandu con volo internazionale, data possibile Venerdì 25 Settembre 2009 con volo in serata.
  • Giorno 2. Arrivo a Kathamndu nel pomeriggio e sistemazione in Hotel, serata libera.
  • Giorno 3. In mattinata trasferimento in aeroporto e volo da Kathamandu a Nepalgunj, sistemazione in Lodge.
  • Giorno 4. In mattinata volo da Nepalgunj a Jumla e partenza del trekking con possibile arrivo nel villaggio di Gothi Gaon, campo tendato.
  • Giorno 5. Trekking da Gothi Gaon a Chaurikot, campo tendato.
  • Giorno 6. Trekking da Chauricot a Toijem, campo tendato.
  • Giorno 7. Trekking da Toijem a Kagmara Phedi, campo tendato.
  • Giorno 8. Da Kagmara Phedi si sale al primo passo, il Kagmara Pass (5115 mt) discesa al villaggio di Lasa, giornata piuttosto impegnativa per la quota che si raggiunge sul passo, campo tendato.
  • Giorno 9. Dal villaggio di Lasa a quello di Ringmo, sulle rive del lago Paksundo (3730 mt), campo tendato.
  • Giorno 10. Spettacolare sentiero lungo il lago Paksundo, giornata con breve trasferimento, ci muoveremo dalla riva Sud a quella Nord, del lago, campo tendato (questo giorno potrebbe anche essere utilizzato per riposare o esplorare le rive del lago).
  • Giorno 11. Dal lago Paksundo si inizia a salire verso alcuni campi in quota denominati Snowfields, campo tendato.
  • Giorno 12. Salita al passo Ngadra La (detto anche Kang La 5375 mt) e discesa al villaggio monastero di Shey Gompa (4160 mt), campo tendato.
  • Giorno 13. Siamo entrati nell’Alto Dolpo e da Shey ci dirigiamo al villaggio di Tata campo tendato (7 hrs). Se sarà possibile proveremo ad arrivare al monastero di Shyamling (3650 mt).
  • Giorno 14. Da Tata in un’ora si raggiunge il Gompa di Shyamling, se raggiunto la sera prima avremo più tempo per la sua visita, dopo riprenderemo il tragitto verso il passo di Nengla accampandoci dove riterremo opportuno, campo tendato (7 hrs).
  • Giorno 15. Giornata impegnativa perché dovremo superare il passo di Nengla ( o Yang La) a circa 5368 mt per poi ridiscendere fino al villaggio di Saldang, campo tendato (7 hrs) .
  • Giorno 16. Da Saldang arriveremo  allo splendido monastero di Yang Tsher Gompa, visita del monastero e campo tendato.
  • Giorno 17. In mattinata ancora un po’ di tempo per godere del monastero e delle sue funzioni poi saliremo al passo di Mushi La ( 5030 mt) per poi arrivare a porre il campo a Shimegaon (3850 mt), campo tendato.
  • Giorno 18. Una giornata con 2 passi il Shimen La ( 4270 mt) poi il Korma La ( 4460 mt) per arrivare a Namoocha, campo tendato(7-8 hrs).
  • Giorno 19. Da Namoocha fino alle pendici del passo di Jeng La, campo tendato.
  • Giorno 20. Salita al passo di Jeng La Banijang ( 5110 mt) e discesa fino a Tokkhyu, campo tendato.
  • Giorno 21. Breve trek da Tokkhyu a Dho Tarap e visita del villaggio, campo tendato.
  • Giorno 22. Trekking da Dho Tarap fino a metà strada verso Charka, campo tendato.
  • Giorno 23. Raggiungeremo il villaggio di Charka (4315 mt) superando il Ma La (5100 mt) , campo tendato.
  • Giorno 24. Trekking da Charka a Norbulung, campo tendato (6/7 hrs).
  • Giorno 25. Da Norbulung si sale al punto più alto di tutto l’itinerario il passo di Sangda (5460 mt), trekking fino a Sangda Phedi, campo tendato (7/8 hrs).
  • Giorno 26. Da Sangda Phedi a Sangda, campo tendato (7/8 hrs).
  • Giorno 27. Trekking da Sangda a Dagarjun, campo tendato (7/8 hrs).
  • Giorno 28. Da Dagarjung in breve si raggiunge Jomosom, notte in Lodge (3 hrs).
  • Giorno 29. Giorno da utilizzare durante il trekking per acclimatamento o per riposarsi. (23 Ottobre 2009).
  • Giorno 30. Volo da Jomosom a Pokhara e proseguimento verso Kathmandu in autobus (circa 6/7 ore), notte in Hotel.
  • Giorno 31. Visita della città di Kathmandu e shopping nel Thamel, in serata trasferimento all’aeroporto per volo da Kathmandu all’Italia.
  • Giorno 32. Arrivo in Italia in mattinata (presumibilmente Lunedì 26 Ottobre 2009).

{mospagebreak title=B. Itinerario breve}

B) Itinerario breve

A seguito di alcune richieste abbiamo elaborato un secondo itinerario che permetterà di conoscere la cultura del Dolpo affrontando un percorso più corto (10 giorni a piedi) ed un po’ meno impegnativo (2 passi sopra i 5000 metri).
Con una camminata ad anello vogliamo incontrare le popolazioni che vivono a sud del Bö Yul, il paese nascosto, in valli dove la natura ha usato tutta la tavolozza dei colori dagli ocra dei sedimenti fossili al profondo blu del lago Phoksumdo, dai cristalli delle vette ai sempreverdi dei pini himalayani e dei ginepri. Nei gompa incontreremo gli ultimi lama di una religione poco conosciuta: il Bön.
Un itinerario adatto a chiunque voglia fare una indimenticabile esperienza di trekking in una regione del mondo ancora poco conosciuta e lontana dagli itinerari turistici.

  • Giorno 01:Partenza dall’Italia ed arrivo a Kathmandu  con volo internazionale, data possibile ultima settimana di Settembre.
  • Giorno 02: Arrivo a Kathamndu nel pomeriggio e sistemazione in Hotel, serata libera.
  • Giorno 03: In mattinata trasferimento in aeroporto e volo da Kathamandu a Nepalganji, sistemazione in Lodge.
  • Giorno 04: In mattinata volo da Nepalganji a Juphal (2350 m) e partenza del trekking iniziando il nostro percorso in senso antiorario secondo la tradizione bön con arrivo previsto nel villaggio di Dunai (2200 m), campo tendato.
  • Giorno 05: Trekking da Dunai a Kanigaon (2950 m), superando Tarkot, un villaggio comprende vari insediamenti, disposti sulle terrazze che la pazienza degli uomini ha ricavato sul versante settentrionale della Catena del Dhaulagiri, il grande gigante di 8.000 metri che veglia su queste valli. Visiteremo i templi sparsi nelle numerose frazioni che troveremo lungo il percorso, campo tendato.
  • Giorno 06:  Da Kanigaon attraverso boschi di gigantesche conifere ci avviamo sulla via dei ponti passando numerose volte da una sponda all’altra del fiume. Il sentiero, molto accidentato, ci porterà due giorni all’oasi di Tarap, in un fantastico ambiente fra gli ocra e gialli delle montagne e il verde smeraldo dei campi d’orzo, la tappa prevede di raggiungere  Kamot Karka (Nawarpani), dove posizioneremo il campo accanto a quello dei pastori e dei numerosi carovanieri che transitano su questo itinerari.
  • Giorno 07: Trekking da Kamot Karka (Nawarpani) lungo la via dei ponti in un fantastico ambiente fra l’ocra delle montagne e l’azzurro del fiume fino a raggiungere il villaggio di Dho (4.000 m), che sarà annunciato da due grossi chorten, saliremo sopra il villaggio al piccolo monastero che domina la valle principale, campo tendato nei pressi del monastero.
  • Giorno 08: Giornata dedicata all’acclimatamento ed  alla visita della valle di Tarap e dei suoi bei villaggi come Dho-ro, e Kakar con il Gompa disposto su una cresta rocciosa sopra la villaggio. Campo tendato.
  • Giorno 09: Da Dho Tarap inizieremo a risalire la valle passando da TokKyu e salendo fino a Shering Gompa, campo tendato.
  • Giorno 10:  Affronteremo il primo dei due passi, valicheremo il Numa la (5.150 m). Lo sguardo spazia verso sud est, dalla catena del Dhaulagiri con le sue vette di oltre ottomila metri fino al Phuta Himal, sullo sfondo compaiono i colossi degli Annapurna,  ci accamperemo nei pressi di Jaglung, campo tenfdato.
  • Giorno 11:  Scendiamo su un fondovalle erboso per poi affrontare il secondo passo, il Baga La (5.070 m) di fronte a noi ecco il secondo gigante del nostro trekking, la catena del Kanjiroba con il Kanjeruwa che si riflette nel lago Phoksumdo, gemma incastonata fra pareti verticali. Arrivo a Ringmo (3600 m) nei pressi del lago Phoksumdo, campo tendato.
  • Giorno 12:  Sulle rive del lago visiteremo il gompa di Ringmo (3.600 m) mentre un’altra deviazione ci permette di raggiungere il tempio bön di Pugmo,  Trekking da Ringmo a Chepka (2260 m ), campo tendato. Possibilità di estendere il soggiorno nell’area del lago.
  • Giorno 13: Da Chepka  lungo la valle del fiume Suli Gad scenderemo al villaggio di  Suligath, campo tendato. Se valuteremo possibile arrivare a Juphal da Chepka  in un solo giorno potremo disporre di una giornata da passare esplorando i monasteri e gli spettacolari sentieri che corrono sospesi sulle acque turchesi del lago Phoksumdo.
  • Giorno 14: Scendiamo lungo il torrente Suli Gad incontrando i minuscoli villaggetti di Regi e Roha (2.800 m) fino a rientrare a Juphal, campo tendato.
  • Giorno 15: Volo da Juphal a Nepalganji e giornata a disposizione, notte in lodge.
  • Giorno 16: Volo da Nepalganji a Kathmandu. Possibile visita della città, notte in hotel.
  • Giorno 17: In mattinata ancora un po’ di tempo per visitare Kathamandu e fare un po’ di shopping poi in base all’orario del volo trasferimento in aeroporto.
  • Giorno 18: Arrivo in Italia.

{mospagebreak title=Informazioni}

Equipaggiamento

Attrezzatura tecnica personale necessaria:

  • Giacca a vento/piumino
  • giacca impermeabile /mantella per la pioggia
  • sacco a pelo di buona qualit
  • materassino gonfiabile
  • guanti
  • cappello di lana
  • scarponi da trekking robusti e ben collaudati
  • scarpe da trekking
  • ramponi
  • piccozza
  • calze da trekking
  • zaino
  • borsone con lucchetto
  • occhiali da sole con buone lenti.

Contatti

Per informazioni sugli itinerari i costi e quant’altro rivolgersi a:

  • telefono: 328.6772893
  • email: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

{mospagebreak title=Bibliografia e foto}

Bibliografia Alto e Basso Dolpo

  • C. Studi A.n.M., Nepal, camminate ai piedi dell'Himalaya, 2a ed. agg., Calderini 1991
  • Fischer, James F., Trans-Himalayan Traders, Univ. of California, 1986
  • Kawaguchi, Ekai, Three Yars in Tibet, r.a. Delhi 1995
  • Jest, Corneille, Tarap, une vallèe dans l'Himalaya, Paris, Seuil, 1974
  • Matthiessen, Peter, Il leopardo delle nevi, Frassinelli 1993
  • Shaller, George B., Stones of Silence: Journeys in the Himalaya, rist. New York, 1980
  • Snellgrove, David L., Four lamas of Dolpo, rist. Kathmandu 1992
  • Snellgrove, David L., Himalayan Pilgrimage, rist. Boulder, Prajna press, 1981
  • Tucci, Giuseppe, Alla ricerca del regno dei Malla, New Compton
  • Tucci , Giuseppe, Preliminary report on two scientific expedition in Nepal, Roma 1954
  • Valli, Eric e Diane Summers, Dolpo: Hidden land of Himalaya, New York, 1987
  • Valli, Eric e Diane Summers, Les voyageurs du sel, ed. de la Martiniere 1994
  • Von Fürer-Haimendorf, C., Himalayan Traders, London, John Murray, 1975

Foto

Ecco alcuni siti dove vedere alcune fotografie dell’alto e Basso Dolpo